Il contratto di licensing e’ un contratto attraverso il quale il licenziante (licensor) cede al licenziatario (licensee) il diritto di utilizzare in modo non esclusivo l’opera oggetto della licenza. Il licenziatario e’ titolare del solo diritto d’uso e non della proprietà o di altri diritti non esplicitamente previsti.
Tutti i più grandi musei del mondo curano la propria immagine anche attraverso la registrazione, l’uso e la difesa di un marchio distintivo.
Ad esempio:
Musei quali il VAN GOGH MUSEUM o la TATE GALLERY oppure organizzazioni quali L’RMN (Reunion des Musees Nationaux),
depositano il proprio marchio, lo usano per il proprio merchandising e lo difendono nei confronti dei contraffattori
In Italia solo due realtà museali hanno registrato il marchio:
- Circuito museale fiorentino
- Circuito archeologico di Pompei
Per gli altri siti culturali non esistono marchi registrati, mentre altri più furbescamente e legalmente hanno registrato marchi identici o simili, ad esempio per citare i casi più eclatanti:
- Colosseo, registrati, 156 marchi nazionali;
- Reggia di Caserta, registrati 6 marchi nazionali;
- Capodimonte, registrati 22 marchi nazionali.
In Italia parlare di marchi museali, singoli e collettivi, registrati non è per nulla facile. Affrontare questo argomento significherebbe scontrarsi con problemi economici, legali e soprattutto culturali. Significherebbe scontrarsi con le solite mancanze strutturali di risorse e competenze del MiBAC, affrontare una serie di contenziosi verso chi ha già depositato il proprio marchio. Però il problema maggiore sarebbe vincere il timore di chi pensa che un sistema di licensing possa condurre verso una deriva commerciale dei nostri musei.
Personalmente credo che un sistema di licensing prodotto secondo criteri ben precisi non possa altro che:
- Tutelare l’immagine dei nostri musei
- Rafforzarne l’immagine dell’intero sistema
- Produrre risorse aggiuntive
Un sistema di licensing sarebbe una difesa contro chi, in maniera debita o indebita, MANGIA ABBONDANTEMENTE sfruttando l’immagine dei nostri monumenti.
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