Dopo molti anni il MiBAC assume funzionari amministrativi a tempo indeterminato.
Così è prescritto nel Bando di concorso con scadenza 8 maggio e pubblicato a metà aprile:
Selezione pubblica per l’assunzione di 9 unità di personale nel profilo professionale di Funzionario Amministrativo ed Economico Finanziario dell’area funzionale C – posizione economica C1, da destinare alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata come previsto dall’art. 2 della legge 17 agosto 1999, n. 288.
I requisiti essenziali, oltre la laurea (meno male!), sono:
chiunque subisca un’invalidità permanente, per effetto di ferite o lesioni riportate in conseguenza dello svolgersi nel territorio dello Stato di atti di terrorismo o di eversione di fatti delittuosi commessi per il perseguimento delle finalità delle associazioni” di tipo mafioso …
vedove e figli ovvero madri di figli delle vittime dell’eccidio avvenuto “in data 7 luglio 1994 in Jijel (Algeria)”;
altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subito un’invalidità permanente in attività di servizio o nell’espletamento delle funzioni di istituto per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi: nel contrasto ad ogni tipo di criminalità; nello svolgimento di servizi di ordine pubblico; nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari;
ecc. ecc.
Leggendo il bando mi sorge subito una domanda: il MiBAC non avrebbe bisogno di gente preparata in Organizzazione e Gestione dei Beni Culturali, Marketing, Legislazione dei Beni Culturali, Contrattualistica pubblica e Appalti, Fundraising, Esperti in diritto d'autore e Licensing?
Un altro requisito essenziale non potrebbe essere una precedente esperienza lavorativa o di stage presso un museo italiano o estero?
Pur avendo un grande rispetto verso chi appartiene alle categorie descritte nel bando, credo che i criteri di selezione non siano in linea con la missione del MiBAC e le necessità delle Soprintendenze.
Si dice che il MIBAC sia un posto da sfigati nel quale transitano politici trombati, Lavoratori Socialmente Inutili, Finti Invalidi, Figli di Papà (Popò), Intellettuali salottieri e strilloni, nani e ballerine.
Io, personalmente, non sono dello stesso parere, però penso che il concorso in questione continui ad alimentare quella brutta diceria.
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